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13/01/2017
Serate gourmet in rifugio
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Anche d’inverno nei rifugi trentini è facile sentirsi a casa e al contempo in un luogo privilegiato, dove abbandonarsi alla scoperta delle specialità tipiche
Mai provato a raggiungere un rifugio d’inverno? È un’esperienza che lascia dentro ognuno qualcosa di speciale. L’emozione inizia ancora prima, in viaggio: sugli sci, con le ciaspole ai piedi, in motoslitta, o, perché no, a bordo di una slitta tirata da cavalli. Lungo la strada si ammira il mutare repentino delle luci e dei colori nel cielo, proiettati su maestosi scenari alpini: una tavolozza di colori che diventa ancora più suggestiva alla luce della luna riflessa dalla neve. Una volta entrati si viene avvolti dal tepore del caminetto acceso, dal profumo dei legni che rivestono le pareti e ricreano un’atmosfera di immediata intimità. Poi finalmente ci si abbandona alla scoperta dei piatti tipici, delle fragranze e dei sapori genuini del territorio. È un’esperienza che si può prolungare ulteriormente, perché in diversi rifugi è possibile pernottare e il giorno dopo godere lo spettacolo del sole che torna a risplendere sulle cime innevate. Scopriamo alcuni di questi rifugi speciali.
Sull’Alpe di Folgaria ecco il rifugio alpino Baita Tonda, a quota 1640 metri sul dosso della Martinella sopra Serrada, una cucina che valorizza ed esalta i prodotti e i sapori tipici del territorio. È facilmente raggiungibile in seggiovia e offre anche il pernottamento. Per gruppi di amici dispone di una round suite fino a 10 posti letto, dove farsi coccolare dal caminetto centrale. In Val Breguzzo, nel Parco Adamello Brenta, il Rifugio Trivena è uno dei punti di riferimento per lo sci alpinismo, ma anche meta di ciaspolate. Anche qui si può pernottare, mentre la cucina tipica vanta squisiti dolci casarecci. Alle pendici del Monte Roèn, in alta Val di Non, il Rifugio Mezzavia, a quota 1594 metri, è raggiungibile in seggiovia, oppure con le ciaspole da Passo Mendola. La gestione è familiare e propone piatti casalinghi, serviti nell’accogliente stube. Nell’impareggiabile scenario invernale del Parco Nazionale dello Stelvio, in Val di Rabbi a quota 1.539 metri, si raggiunge Malga Stablasolo per assaggiare piatti tipici trentini in una splendida saletta arredata in tipico stile alpino. Il ritorno si può fare tutti assieme in slitta, alla luce delle stelle. È un panorama mozzafiato sulle Dolomiti e sulla Val di Fassa quello che si ammira da Malga Roncac, facilmente raggiungibile da Moena con una passeggiata a piedi, con le ciaspole o anche in auto. Qui la cucina rispetta e asseconda le stagioni, con piatti casalinghi e prodotti a km zero, semplici ma mai banali. Ultima tappa a San Martino di Castrozza, dove i boschi all’arrivo della mitica pista Tognola Uno celano un autentico paradiso per gourmet, Malga Fratazza, con i suoi piatti tipici, i dolci prelibati, ambienti accoglienti e rilassanti per una cena davvero indimenticabile.
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